Massimo Gezzi

Nato nelle Marche nel 1976, Massimo Gezzi è poeta (Il mare a destra, 2004; L’attimo dopo, 2009/2017; In altre forme/En d’autres formes/In andere Formen, 2011), Il numero dei vivi 2015 (Donzelli), L’attimo dopo 2017 (Sossella), critico letterario, traduttore, insegnante di italiano presso un liceo di Lugano, dove risiede.  Dal 2014 fa parte del comitato di lettura dei Quaderni italiani ​di poesia contemporanea Marcos y Marcos, in cui, come poeta, ha pubblicato nel 2007 (IX Quaderno). Ha curato l’edizione critica del Diario del ’71 e del ’72 di Eugenio Montales e l’Oscar Poesie 1975-2012 di Franco Buffoni.
E` cofondatore della rivista letteraria online ‘Le parole e le cose’. Le sue poesie sono tradotte in varie lingue. Alcune di queste sono state pubblicate nel 2019 nell’antologia Grand Tour. Reisen durch die junge Lyrik Europas, a cura di Federico Italiano e Jan Wagner (Hanser).
Con Il numero dei vivi ha vinto lo Schweizer Literaturpreis 2016.
E’ appena uscita la raccolta Sempre mondo (Marcos y Marcos): uno scavo incessante nella relazione fra un padre e una figlia, fra un insegnante e i suoi allievi, fra la gente del mondo e quanto può attendersi, sognare. E insieme, una riflessione profonda sulla circolarità della vita, sulla connessione misteriosa fra spazio, tempo, cose.

“Una delle poche cose che la poesia sa fare è mettere in comune un’esperienza, proprio mentre sembra isolarsi nell’autoreferenzialità. Dire con precisione le poche verità che si sono intraviste attraverso la propria esperienza, distruggendo ogni illusione consolatoria e sperando nella risposta di un lettore: è in questo rapporto che la poesia esiste, agisce e si salva.”

Nel 2021 ha pubblicato la raccolta di racconti Le stelle vicine, Bollati Boringhieri.

Foto di Daniele Maurizi