Carmen Gallo è nata a Napoli nel 1983, dove vive. Si occupa di poesia metafisica del Seicento e dei rapporti tra teologia e letteratura (L’altra natura. Eucaristia e poesia nel primo Seicento 2018), e lavora ad un dottorato in Letterature Comparate. È stata due volte finalista al premio Mazzacurati-Russo per la poesia (2009-2010; 2011-2012), e alcuni testi sono stati pubblicati su blog (Poetarum Silva, Poesia di Luigia Sorrentino) e antologie (Registro di Poesia #3, 2010 e Registro di Poesia #5, 2012, Edizioni D’If, Napoli). Del 2014 è la sua prima raccolta, Paura degli occhi (Forlì, L’Arcolaio), del 2017 Appartamenti o stanze. Nel 2020 ha pubblicato il poemetto Le fuggitive, Aragno. Nel componimento che al libro dà il titolo ricorrono una serie di luoghi-stazione come l’incubatrice, il corridoio e l’altalena, emblema – come il dondolare di Beckett – di un movimento incessante che è «assurdo, e non vale la pena».
Con Tommaso Di Dio, Alessandra Frison, e Domenico Ingenito cura gli incontri di letture di giovani poeti “Fuochi sull’acqua”.
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